Genoa-Novara

12a giornata 20 novembre 2011 - Ferraris

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    prezzo Settore ospiti 25 euro

    CIRCUITO DI VENDITA: LOTTOMATICA RETE DI VENDITA " BIGLIETTERIE CALCIO OSPITI" elenco ricevitiorie su www.listicket.it

    DA NORMATIVA VIGENTE, IL GIORNO DELLA GARA , NON SARANNO IN VENDITA I TAGLIANDI DEL SETTORE OSPITI E AI RESIDENTI DELLA REGIONE LOMBARDIA, SPROVVISTI DI TESSERA DEL TIFOSO, NON SARA' VENDUTA ALCUNA TIPOLOGIA DI TAGLIANDO

    www.genoacfc.it/


     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    Storia ultras genoa fonte ultrasgenoa facebook

    I maggiori gruppi ultras genoani che risiedono nella gradinata Nord dello stadio "Luigi Ferraris" di Genova sono:

    Gruppo principale: Ottavio Barbieri-Vecchi Orsi

    Altri Gruppi: Ragazzi Certosa, Levante Rossoblù, Mob, Teste Marotte Vecchia Guardia, Caruggi, Gruppo Rapallo, Grifoni in Rete, Ragazze Certosa, Grifoni Ovunque, Figgi do Zena

    Informazioni e curiosità sulla curva genoana
    Il popolo genoano ha portato avanti, per diverso tempo, una forte contestazione ai vertici societari del Genoa, in particolare nei confronti del presidente Dalla Costa. La protesta ha assunto varie forme: manifestazioni di piazza, presidi, accese assemblee, raccolte di firme, con lo scopo di ottenere un cambio della guardia societario ora con il passaggio della società a Preziosi le cose sembrano essere tornate tranquille..
    In alcune partite è stato attuato uno sciopero del tifo organizzato: nessun striscione (solo quelli di protesta), nessuna bandiera, nè tamburi, nè amplificazione, nessun coro, se non spontaneo.

    Due anni fa, in Genoa-Empoli, fu clamorosa la protesta della Nord, che rimase vuota con delle strisce bianche che la ricoprirono, con scritto sopra "Il 12° in campo tra un quarto d'ora", con striscioni di contorno come il classico "Andatevene". Al quarto d'ora, levati i teloni, la Gradinata si ripopolò fino a divenire gremita, con la squadra quart'ultima in classifica (!).

    L'Ottavio Barbieri incarna lo spirito della Fossa dei Grifoni, gruppo che ha fatto la storia del movimento ultras italiano ed estero, fondata nel '73 e autoscioltosi nel '93. L'Ottavio Barbieri nasce nel novembre '70, in tempi grami per il Genoa, che in quell'anno conosce l'onta della Serie C. Dal '73 la Fossa coagula tutti i gruppetti nati in quel periodo, dai nomi più disparati, e i giovani provenienti dai Clubs più attivi come l'Ottavio Barbieri Da allora la storia di Ottavio Barbieri e Fossa coincide, fra alti e bassi, fino allo scioglimento della Fossa del '93.

    Da una parte i vecchi militanti continuano a frequentare il Club, garantendo il loro apporto alla causa, dall'altra c'è una sorta di ritirata che causa un vuoto di potere.
    La storia del tifo genoano presenta anche una delle pagine più tristi di tutto il movimento ultrà. Si tratta dell’uccisione del venticinquenne ultrà rossoblu Claudio Spagnolo da parte di un tifoso milanista nel prepartita di Genoa-Milan del 95. A fine partita ci fu l’inevitabile caccia al milanista da parte dei genoani aiutati nell’occasione anche da gruppi di doriani.
    La domenica dopo questa tragedia il campionato rimase fermo e tutti gli ultrà d’Italia radunati decisero di esporre la domenica successiva in tutte le curva lo striscione “Basta lame, basta infami”.

    Dopo la morte di Claudio Spagnolo si sente allora il bisogno di riunirsi in forma stabile.


    foto ai tempi della Fossa dei Grifoni

    Nel 95-96, quindi, vengono prese numerose iniziative sotto il nome dell'Ottavio Barbieri, dopo un prolungato sciopero del tifo contro la gestione Spinelli. Appare poi in gradinata lo stendardo "Vecchi Orsi", che rappresenta la vecchia, ma attuale, mentalità della Fossa. Ultimamente molti ragazzi sono entrati nell'Ottavio Barbieri, gruppo di gran lunga più importante del tifo rossoblù.
    Ottavio Barbieri è stato uno dei più gloriosi giocatori del Genoa di inizio secolo e allenatore del Grifo nel secondo dopoguerra.

    Nel derby, dell'aprile 2002, i genoani affiancati dai "Vecchia Maniera" (Torino) e "Masseria" (Napoli), effettuano una magistrale scenografia, col Grifone che aleggia sulla Nord, ed espongono diversi striscioni irriverenti quali "Una bolgia per 90 minuti...umiliamoli", "Più che benzinai addetti alle pompe", "Sud: due gruppi senza mentalità...per una curva che fa pietà!!!", "Con Garrone in Società chi finanzierà gli UTC S.p.A.", "Mantovani-Garrone cambi padrone resti un coglione", "Nuovo stadio...nuova Società, quando è che cambiate città?". Inoltre espongono le scritte: "Stop al massacro in Palestina", "Una Gradinata così non merita 8 anni di B! Basta incapaci al timone del vecchio Grifone" e il toccante "Dedicato a Edo". Anche i doriani espongono diversi striscioni offensivi.

    Per manifestare contro Garrone, neopresidente doriano che vorrebbe abbattere le mura del glorioso "Ferraris", prima di Genoa-Pistoiese hanno organizzato una catena umana lungo il perimetro dello Stadio.


    Le "icone" della Nord sono Scoglio, mister che a Genova trova sempre le giuste motivazioni, e Signorini, bandiera del Genoa di Bagnoli, costretto in una sedia a rotelle, festeggiato lo scorso 24 maggio con una partita (ed una coreografia) in suo onore.

    Nonostante questa tifoseria viene da 7 anni di serie B che hanno non poco logorato il tifo della gradinata Nord del Marassi con continue e durissime contestazioni contro la società, la passione e l'attaccamento alla propria squadra non si sono minimamente scalfiti: trasferte oceaniche come lo scorso anno a Siena o quest' anno a Livorno e tifo straordinario, senza parlare poi delle incredibili coreografie realizzate nella stracittadina contro la Samp, dei veri e propri spettacoli di colore e calore.

    Forte la rivalità con il Milan per i fatti precedentemente descritti, e quella con il Verona. Due anni fa fuori dallo stadio i genoani assalirono i pulman dei veronesi con sassi e catene e furono molti i tifosi rossoblu che furono colpiti da diffida con l’obbligo di rimanere a casa durante le partite del Genoa

    Gemellaggi storici quelli con Napoli e Torino. Lo stendardo "Napoli '82", presente in molte trasferte, ricorda il gemellaggio coi napoletani avvenuto appunto nel 1982.

    Sembra ormai finito il gemellaggio con il Pisa: Quest'anno in occasione di Livorno-Genoa dei pisani sembra siano andati alla stazione ad aspettare i loro gemellati genoani. Una volta arrivati hanno trovato i capi delle BAL e della tifoseria genoana che si stavano incontrando pacificamente per motivi politici. I pisani vista quella scena non sono entrati nello stadio e sono tornati a casa.

    I Ragazzi Certosa nascono nel 1988, col Genoa in B, raggiungendo i massimi livelli nei primi anni '90, salvo poi ridimensionarsi notevolmente.

    I Grifoni Annebbiati, nati l'anno scorso, sono formati da una ventina di persone della Lombardia, accomunati dalla fede rossoblù.
    I Figgi do Zena (in italiano Figli del Genoa) nascono nel 1995, dopo lo spareggio-salvezza di Firenze, perso col Padova. Negli ultimi derby hanno organizzato la coreografia dei Distinti. Sono di S. Eusebio.

    Giudizio personale: Tifoseria tra le migliori, non solo della B ma di tutto il panorama ultras italiano, per passionalità, attaccamento ai colori, calore, che mantengono nonostante la squadra sia all'ottavo anno consecutivo in Serie B e riservi a loro ben poche soddisfazioni. La Gradinata sta lentamente uscendo dal tunnel, ha saputo gestire il periodo di smarrimento post-Fossa, la sgradevole vicenda Spagnolo, l'infinita odissea societaria. Ottime le coreografie.

    GRUPPI:

    -OTTAVIO BARBIERI
    Parlare di movimento ultrà a Genova è parlare soprattutto di Fossa dei Grifoni: uno tra quei 4 o 5 gruppi che hanno fatto la storia del movimento stesso non solo in Italia ma anche in Europa. La biografia della Fossa ci fornisce una collocazione temporale definita: fondata nel 1973 gli aderenti al gruppo ne decretarono l’autoscioglimento 20 anni dopo esatti, nel 1993; una nascita, quindi, ed una morte.
    Chi è dotato di un minimo di sensibilità, riconosce, senza voler scomodare dogmi o religioni, che la morte afferisce soltanto alla fine di cose materiali, mentre lo spirito prosegue la sua corsa nel tempo. Lo spirito della Fossa si incarna e vive nell’Ottavio Barbieri. Dato di fatto ormai acquisito dalla cognizione umana fino dai tempi di Platone, lo spirito preesiste alla materia. Lo spirito della Fossa era già in embrione nell’Ottavio Barbieri che vide i suoi natali 3 anni prima della fondazione della Fossa stessa.

    Fuori da questa metafora che può sembrare irriverente, il 17 novembre 1970 nacque il Genoa Club Ottavio Barbieri. Tempi grami per il Grifone, quelli: da alcuni anni relegato nella cadetteria proprio in quella stagione conobbe l’onta della serie C. Chissà, forse per un’ancestrale inclinazione masochista o piuttosto per un viscerale amore per i propri colori che li rende unici, i genoani trovano il gusto di stringersi attorno al simbolo nelle situazioni più disagiate. In quegli anni fu un fiorire di clubs in cui si distinguevano giovani con la voglia di coordinare il tifo fino ad allora spontaneo, che animava la gradinata.

    Ben presto l’Ottavio Barbieri divenne la sede del Centro Giovanile, un’emanazione del Coordinamento dei Clubs voluta per incentivare la partecipazione dei giovani alla tifoseria. Tale tentativo fu soppiantato nel ’73 dalla fondazione della Fossa dei Grifoni ad opera di un gruppo di ragazzi, la maggior parte dei quali provenienti dai Caruggi, tra cui spiccava la personalità del compianto Gianni Bardi.


    L’impatto del nuovo gruppo sulla Gradinata Nord fu notevole: dal punto di vista visivo, quasi tutti gli aderenti si presentavano con giacche mimetiche e baschi, poi subito dopo le prime t-shirts con teschio e tibie incrociate; dal punto di vista organizzativo invece, la Fossa dava un assetto costante a tutti quei gruppuscoli che si radunavano dietro striscioni dai nomi più disparati e che avevano la velleità di durare lo spazio di una domenica, ma soprattutto coagulava i giovani provenienti dai clubs più attivi come il Genoa Club Leale, Borgoratti, Ottavio Barbieri appunto. Proprio nella zona controllata da quest’ultimo (da cui peraltro provenivano molti militanti) la Fossa stabilì il suo primo quartier generale: alle famose terrazzette in quella terra di confine fra Foce ed Albaro antiche roccaforti rossoblu.

    Stabilirsi quindi in pianta stabile nel Club Ottavio Barbieri fu un attimo e da allora la storia del Club e del gruppo coincisero. La Fossa dei Grifoni si fece conoscere in tutta Italia per il modo radicale di seguire il Grifone. I militanti infatti sono sempre stati pronti a tutto per difendere i colori rossoblu.
    Gli scontri tra i pochi gruppi esistenti negli anni settanta, facilitati dalla scarsa presenza della polizia, impegnati nella ribollente piazza di allora, causarono un progressivo innalzamento del livello dello scontro, che culminò con l’uccisione di un tifoso laziale colpito da un razzo in un derby capitolino datato ottobre ’79.

    La pratica tutta italica di chiudere i recinti quando i buoi sono fuggiti portò il governo ad adottare un provvedimento tanto eclatante quanto inutile. Venne emanato un decreto che vietava l’esposizione di striscioni recanti nomi e simboli violenti. Per alcuni mesi nella nord si vide solo lo striscione "Giovani della Nord".
    Passata poco dopo la bufera la dicitura rimase per alcuni anni accanto a quella ufficiale della Fossa quasi fosse l’uno (i giovani) il braccio legale, l’altra ( la Fossa ) quello armato di un’unica identità.

    Passarono gli anni ’80 tra alterne vicende sportive, tra il baratro della C ed il fulgore della passerella europea, con il gruppo sempre in prima fila fino a che nel ’93 il gruppo si sciolse per svariati e più volte esposti motivi.

    Da una parte i vecchi militanti continuando a frequentare il club garantivano la loro presenza in tutte le trasferte , compatibilmente con le diffide che già avevano iniziato a falcidiare i regolari. Da un’altra parte però nella Nord di Marassi vi fu una sorta di ritirata strategica che causò un vuoto di potere in cui si inserirono progetti velleitari e privi di rilevanza. Passarono un paio di stagioni che furono le più oscure per una gradinata abituata ad essere luminosa.

    Fu proprio in questa assenza forse che la mano omicida ed infame di alcune carogne rossonere ne approfittò per stroncare la giovane vita di Claudio. Allora per la prima volta si sentì l’urgenza di radunarsi ancora in forma stabile.

    Si unisca a ciò la crescente protesta (tanto per cambiare) verso la gestione Spinelli responsabile dell’ultima retrocessione in B. Fu quindi nella stagione 95-96 dopo un prolungato sciopero del tifo che si fecero di nuovo numerose iniziative sotto il nome di Ottavio Barbieri la cui sede è sempre stato abituale ritrovo dei vecchi della Fossa e di altri giovani volenterosi che non fecero in tempo a dare al gruppo la loro carica d’entusiasmo.


    Apparve uno stendardo accanto a quello di Ottavio Barbieri con la dicitura Vecchi Orsi che rappresentava la vecchia mentalità acquisita negli anni della Fossa e che comunque risultava sempre attuale. Nonostante le alterne fortune della squadra ed i pregiudizi del resto del pubblico nei confronti del gruppo sempre portatore di una filosofia del contro e dell’oltre, numerosi ragazzi hanno cominciato a far parte del gruppo stesso.

    Ci sia perdonata l’immodestia ma oggi siamo sicuri di rappresentare la più importante se non l’unica realtà del tifo rossoblu. Iniziative come le proteste che hanno rovesciato la dirigenza o la campagna estiva a favore di Torrente sono testimonianza di quanto detto sopra.

    Ci sia perdonata anche la rudezza con cui esprimiamo le nostre idee ma ricordiamo che le nostre porte sono sempre aperte ed invitiamo molti altri giovani a scrivere infinite pagine della nostra gloriosa storia

     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    Fonte pianetagenoa

    S)Visti da lontano - Quella trasferta a Novara di sei anni fa
    14.11.2011 12.42 di Redazione Pianetagenoa per pianetagenoa1893.net

    Il Novara mi riporta ai tempi di una delle prime trasferte in un campo di provincia. Località Serie C1 girone A, anno di disgrazia calcistica 2005-2006. Per la città di Novara si tratta di un evento pazzesco. I giornali locali sono inutilmente preoccupati per l’invasione di circa 3.000 poco gioiosi tifosi rossoblù. Il pubblico di casa è festante ed emozionato: gli azzurri vengono ritrasmessi per la prima volta sui moderni canali satellitari della pay tv.
    Gazzoli, Ambrogioni, De Angelis, Stellini, Bacis; Tedesco, Minetti, Coppola, Sinigaglia, Zaniolo, De Vezze. A pensarci oggi l’undici titolare del Grifone è da brividi.
    Il Vecchio Balordo, nonostante un rigore sbagliato, riesce a passare in vantaggio con un tocco sotto porta di Tedesco al 40° del secondo tempo. Il Genoa viene comunque agguantato da un gol di tale Elia, ovviamente allo scadere, ovviamente su svarione difensivo.
    Un importante esponente della società ospitante mi disse, a fine partita, di non avere mai udito in vita sua un boato come quello esploso al gol di Tedesco dai genoani assiepati sulle gradinate del Piola. E aggiunse di aver ammirato un popolo forte della propria dignità, compostezza, forza d’animo e tenacia.
    La compagine piemontese, cui va tutta la nostra simpatia, scende in una Genova colpita dalle ire della Natura e dalla eccessiva “mala gestio” della cosa pubblica. Che gli azzurri di Novara siano i primi testimoni dell’inizio della risalita da una tragedia, questa volta, vera.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    Infortunio per Paci e Morimoto

    Massimo Paci. Il difensore azzurro verrà operato venerdì mattina 18 novembre dal professor Priano che interverrà in artroscopia per sospetta lesione al menisco laterale del ginocchio sinistro. In base all'esito dell'operazione si potranno avere maggiori e precisi ragguagli sui tempi di recupero del calciatore.

    L’attaccante giapponese, alla luce dell’intensificarsi del dolore al ginocchio negli ultimi tre giorni, verrà operato domani mattina dal professore Priano presso la clinica San Gaudenzio per la rimozione di una cisti para-meniscale al ginocchio destro. Previste tre settimane di stop.
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    genoanovara03


    Genoa-Novara 1-0
    41' st Veloso (G)

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Granqvist, Moretti, Antonelli; Rossi, Veloso, Constant (1' st Dainelli); Merkel (19' st Jorquera); Palacio, Caracciolo (30' st Pratto). All: Malesani
    NOVARA (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Dellafiore, Centurioni, Gemiti; Marianini (42' st Granoche), Radovanovic (45' st Giorgi), Rigoni; Mazzarani (14' st Pinardi); Rubino, Meggiorini. All: Tesser
    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Constant (C), Rubino (N), Centurioni (N), Moretti (G), Meggiorini (N), Morganella (N), Palacio (G).
    Espulsi: Antonelli (G), Meggiorini (N).


    SUSSIDIARIO.net

    E quando ormai non ci credeva più nessuno, quando il Novara pareva vicino all'impresa, ecco Veloso scoccare il rasoterra maligno e consegnare la vittoria immeritata al Genoa al termine di una partita di sofferenza inaudita, giocata dal 43' del primo tempo in dieci per l'espulsione diretta di Antonelli. Il Novara le prova tutte per sfruttare il vantaggio numerico, ma dopo una traversa e un paio di occasioni nette alza bandiera bianca, giocando dal 36' della ripresa in 10 per la doppia ammonizione di Meggiorini.

    CRONACA PRIMO TEMPO Malesani schiera Granqvist in difesa e preferisce Constant a Kucka. Tesser, che non conquista i tre punti da sette gare, rinuncia a ben quattro titolari e lancia in coppia con Meggiorini il bomber storico del Novara, Rubino. "Non c'è fango che tenga. Firmato: I Genovesi" c'è scritto sulla maglia indossata dai rossoblu nel riscaldamento, a sottolineare la voglia di riscatto di una città ferita dall'alluvione. Per i giocatori di Malesani, a dire il vero, solo a parole, perché almeno fino al 36' del primo tempo i rossoblù non giocano. Il Novara si difende con ordine e il primo angolo della partita arriva solo al 32', guarda caso per i piemontesi. I padroni di casa decidono di alzare il ritmo, Veloso distribuisce palle, ma non puoi chiedere a Marco Rossi di fare l'ariete; compito che spetterebbe a Caracciolo, praticamente il fantasma di se stesso. Insomma, una partita impietosamente mediocre, accesa all'improvviso, dopo qualche tentativo goffo di Antonelli, da uno spettacolare colpo di testa in tuffo di Rubino, che sfiora il palo alla sinistra di Frey. Ma il pasticcio è dietro l'angolo e lo combina Antonelli, tutto sommato fino a quel momento fra i migliori in campo. Il difensore commette fallo da ultimo uomo su Mazzarani e viene spedito con due minuti di anticipo negli spogliatoi da Giannoccaro. Malesani urla rabbia, ma è costretto a ingoiare il rospo e cambiare in corsa: dal 4-3-1-2 al 4-3-2, con Rossi scalato in difesa e Merkel a fare da spalla a Veloso e Constant.

    CRONACA SECONDO TEMPO Ma l'ex Chievo non rientra in campo nella ripresa: al suo posto Malesani schiera Dainelli, perché alla vittoria ancora ci crede. Diverso anche l'atteggiamento del Genoa che attacca a testa bassa all'insegna del sacrificio.
    L'uomo in meno obbliga i rossoblù a manovre dispendiose ma efficaci. Il Novara attende e sfoggia la superiorità numerica in contropiede. Tesser vuole sfruttare la grande occasione, toglie Mazzarani per Pinardi e al 18' impreca per la clamorosa traversa colpita da Rigoni che al limite dell'area piccola colpisce d'istinto la palla che schizza sul legno. Malesani allora toglie Merkel per Jorquera: o la va o la spacca. Il Genoa attacca più col cuore che con la testa, ma non perde il coraggio. Alla mezzora c'è spazio anche per Pratto che rileva lo spento Caracciolo, anche se è il Novara a sfiorare ancora il gol con Rubino. I ragazzi di Tesser vogliono vincere, ma, controsenso, subiscono il contropiede del Genoa che risponde con il tentativo di Pratto. A 9' dalla fine è Meggiorini che regala fiato al Genoa perché si fa espellere per doppia ammonizione: un giallo per gioco scorretto e il rosso per proteste. Ma il Novara non molla; Rigoni sfiora ancora la traversa di testa, ma, refrain noto, a gol sbagliato corrisponde gol subito. Lo segna Veloso, con un rasoterra che si infila nell'angolino alla destra di Fontana.

    Edited by balcan123 - 23/11/2011, 11:40
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    foto genoa -novara 1-0

    foto2kiz

    foto1aa.th

    foto3vl.th
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,345

    Status
    Offline
    genoanovara01

    genoanovara02
     
    .
6 replies since 10/11/2011, 09:32   313 views
  Share  
.