Novara-Roma - Stadio Silvio Piola

11a giornata - sabato 5 novembre

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    Sabato 5 novembre ore 20.45 NOVARA ROMA



    Storia della Curva - Città
    Prima del 1977 la Curva Sud racchiudeva una miriade di gruppi e gruppetti, tutti validi ma tutti divisi. Formati per lo più da gente di quartiere, ognuno lanciava i suoi cori senza un vero coordinamento. Progenitori del movimento ultras in Curva Sud furono i Guerriglieri della Curva Sud, i Fedayn i Boys, la Fossa dei Lupi, attivi fin dai primissimi anni '70.
    Il 9 gennaio 1977 (Roma-Sampdoria 3-0), seguendo l'esempio dei primi gruppi ultras che si davano da fare (come detto, tra i primi, gli Ultras Granata), tutti questi gruppi (Guerriglieri della Curva Sud, Pantere, Boys, Fossa dei Lupi) decidono di unirsi: nasce il Commando Ultrà Curva Sud.
    Il Commando di allora (che in trasferta portava di solito lo striscione più piccolo Ultrà Roma) era un gruppo ultras nel vero senso del termine: gli adesivi dicevano "Col cuore in sud, con le spranghe in nord" e non c'erano certo raffigurati Paperino o Cip e Ciop.
    Ed è meglio lasciar perdere le SCRITTE che si leggevano sui muri di Roma! La persona più rappresentativa era Geppo.
    Dal 1977 al 1987 il C.U.C.S. ha fatto scuola in Italia e nel mondo: tifo continuo e compatto in casa e in trasferta, tutti schierati se c'erano problemi, nessun rapporto con la società A.S. Roma. Era un altro calcio, è vero. Pruzzo correva sotto la Sud dopo i gol, è vero.

    Fino al 1985 la polizia manco ti scortava in trasferta è vero. Comunque la gente buona c'era e si era rispettati.
    Tutto inizia ad incrinarsi nell'estate del 1987, quando arriva Manfredonia. La Curva Sud, prima dell'acquisto, è compatta nel chiedere a Viola di non acquistarlo, perché reo di dichiarazioni diffamatorie nei confronti dei tifosi della Roma nonché condannato per aver venduto le partite della squadra in cui aveva sempre militato e di cui era tifoso, la Lazio (pensate che personaggio). Ricordate lo striscione di una cinquantina di metri "Viola, non ci vomitare Manfredonia" e "Viola compra tutti tranne i venduti"? Insomma, prima dell'acquisto la Curva era compatta nel rifiutarlo. Purtroppo Viola decide comunque di acquistarlo e la Curva Sud si spacca. Ahinoi, irrimediabilmente.

    Il C.U.C.S. si divide in due: i fondatori (o meglio, la maggior parte dei fondatori), danno vita al G.A.M. (Gruppo Anti-Manfredonia) che altro non è, comunque, che il Commando Ultrà Curva Sud "storico", mentre la minor parte dei fondatori, dopo aver messo fuori la curva un volantino con su scritto "Il Commando si è spostato", prende posto sul muretto "storico" lato Monte Mario, e danno vita al "Vecchio CUCS". Anche grazie a questo piccolo ma intelligente stratagemma questo ultimo gruppo acquista una notevole consistenza e, via via, una notevole capacità organizzativa.
    Il Vecchio CUCS riteneva che, essendo Manfredonia ormai diventato della Roma, che lo si odiasse o lo si amasse, non poteva essere fischiato e così la pensava la maggioranza della Sud, nonostante tutto quello che era accaduto e nonostante il personaggio.
    Il CUCS-GAM, invece, voleva rimanere fedele alla linea iniziale ("Manfredonia boia, non ti ameremo mai") e con i suoi striscioni (tipo: "Manfredonia dacci le quote") continua a contestare Manfredonia sin dal pre-campionato e per buona parte del campionato vero e proprio.
    I casini più gravi accadono in occasione di Roma-Genoa del 2 settembre 1987 di Coppa Italia allo Stadio Flaminio: nel momento in cui il CUCS-GAM innalza uno striscione con su scritto "Indegno, levati quella maglia", si scatena una violentissima rissa tra centinaia di persone e ci scappano pure un paio di coltellate. A dire la verità, se proprio vogliamo dirla tutta, il CUCS-GAM (fischiatissimo quando contestava Manfredonia) fu aggredito dalla maggior parte della gente della Sud e lo striscione ridotto in pezzi.
    Per chiarire ancor più le idee su questo importante passaggio, prendiamo uno spunto dal libro “Forza Roma, daje lupi” di Marco Impiglia:

    Il gruppo antimanfredonia in ritiro


    “...il CUCS si spaccò in due: un gruppo, capeggiato da Malfatti e comprendente ottimi organizzatori come Elio Nunzi, Pietro Uinni, Marco Bartolini, si espresse a favore della decisione del presidente, allineandosi alla posizione dell’Associazione Italiana Roma Club; un altro, guidato dal carismatico Trenta e comprendente quasi per intero il gruppo dirigente (tra gli altri: Venturelli, Scarciofolo, Roberto Molinari, Gianluigi Frea, Franco Nicastro, Roberto Cucculelli, Massimo Dolce, Luca Laganà), si schierò contro le direttive societarie.
    Il gruppo di Malfatti prese la denominazione di Vecchio CUCS, quello di Trenta si chiamò CUCS-Gam. IL Gam cercò inutilmente di ottenere le scuse ufficiali da Manfredonia durante il ritiro di Vipiteno .... Il campionato cominciò con la visione manifesta della spaccatura avvenuta in Curva Sud: il Vecchio CUCS dal lato Monte Mario e il CUCS-Gam dal lato Tribuna Tevere si dividevano equamente lo spazio. Dopo un contestazione a base di canti (naufragata in una rissa con visita in questura [si parla di Roma/Genoa, n.d.r.] ), Trenta e compagni cambiarono strategia e inaugurarono uno “sciopero del tifo”, che lasciò nel silenzio metà Sud fino alle scuse ufficiali di Manfredonia, occorse nel Novembre 1987. Rientrata la questione Manfredonia, i rapporti tra i due gruppi della Sud rimasero tesi. Antipatie personali e dissidi di carattere economico (la registrazione all’ufficio brevetti del marchio CUCS da parte del gruppo di Trenta) impedirono un reale riunificazione del Commando. Il Vecchio CUCS aveva dalla sua il vantaggio di rappresentare la linea filo-governativa, vicina all’Associazione Italiana Roma Club e all’A.S. Roma. Trovava spazi sulla rivista “La Roma” [quella ufficiale della Società, n.d.r.]. Molte nuove sezioni “estere”, specialmente nel centro-sud, vi aderivano. Il CUCS, aveva meno sezioni, ma disponeva dei marchi originali (la famosa sciarpa CUCS Roma) e di un buon rapporto con Viola. Anche il CUCS si garantì una tribuna sulla rivista di Francesco Campanella “Magica Roma”, cercando di mantenere aperto il dialogo con i Roma Club”.
    Com'è logico, da quel momento (e, secondo me, è proprio qui che inizia il calcio-industria vero: TUTTO E' POSSIBILE, perché la gente lascia che tutto sia possibile) tutto cambia: tutti i gruppi tornano alle originarie posizioni: I Fedayn, che pur essendo stati sempre un pò isolati avevano però sempre partecipato alle attività (grande il loro motto degli anni '70: "distruggere tutto ciò che non è giallorosso"!!!), non partecipano più ai cori e tifano per conto loro, i Boys tirano fuori di nuovo il loro striscione, il CUCS-GAM per difendersi dal Vecchio CUCS che reclama la paternità del Commando Ultrà Curva Sud registra da un notaio il nome e si astiene dal tifare quando c'è Manfredonia in campo, rivendicando la scelta per ragioni di cuore.
    Come detto, il Vecchio CUCS, a sua volta, si sposta sul muretto "storico" della Curva Sud lato Monte Mario e considera il CUCS-G.A.M. come dei fuoriusciti.
    Ma ormai la divisione è completa e a nulla serve che il "balordo" smetta di giocare per problemi cardiaci, manifestatisi in Bologna/Roma del 30.12.1990.
    L'ala più dura e radicale del CUCS GAM, al grido di "Roma e gloria", si distacca formando "Opposta Fazione", gruppo elitario che rifiuta ogni contatto con gli altri gruppi, "colpevoli" di avere tradito gli ideali ultras.
    Nel frattempo la politica entra in curva e la Sud da "rossa" che era negli anni '70 si sposta sempre più verso la destra. Se pure il tifo torna unito, gran parte dei vecchi ultras mollano la presa e si ritirano disgustati. I ragazzi più radicali del C.U.C.S. che non si riconoscono più nel gruppo danno vita ad un'infinità di gruppi che si formano a secondo dell'ideologia politica (ed è per questo che fioriscono le croci celtiche) o delle amicizie. Nella stagione 1993/94 il Commando viene riunificato, o meglio, alcuni tra i maggiori esponenti dell'ex CUCS-GAM decidono, "per il bene della Roma" di riunirsi con gli aderenti al Vecchio CUCS. Ma ormai è finita. Il gruppo vive un declino lento ma costante e non riesce più come un tempo a far presa sulle "nuove leve". La situazione è radicalmente cambiata alla prima partita interna del campionato del 1999/2000. In occasione di Roma/Inter si verifica un "cambio della guardia" un po' turbolento che sancisce il definitivo declino del CUCS.
    I due volantini, quello del neonato gruppo che si è imposto nella parte bassa della curva, formato dalla fusione dei gruppi che stavano nella parte bassa della curva e quello del CUCS sono indicativi per capire la frizione e i motivi del dissenso.
    Nel corso delle prime tre stagioni alla guida della curva gli AS Roma Ultras sono riusciti a ridarle un'identità che era andata smarrita inventando nuovi cori, ripresi da varie tifoserie in tutta Italia ed anche in Europa, e tifando in modo coreografico, pur senza i tamburi che avevano contraddistinto la Sud fino al 1999. La storia degli ASRU sembrava essersi chiusa in ascesa, con l'autoscioglimento proclamato il 1° marzo 2002, allorquando il direttivo del gruppo si era reso conto che le nuove dinamiche dei gruppi ultras presenti in curva non consentivano più di raggiungere gli obiettivi prefissati. Tuttavia, considerato che nessun gruppo si è poi fatto avanti per prendere le redini della curva il gruppo si è ricomposto, rafforzato, nell'estate dello stesso anno ma i dissensi in curva e rancori personali legati a diverse concezioni del tifo e del modo di essere ultras ancora nella stagione 2003/04 impediscono di avere una curva del tutto unita e gli stessi AS Roma Ultras subiscono delle miniscissioni interne. In occasione di Roma/Messina, gli AS Roma Ultras non espongono più lo striscione, sciogliendosi di fatto. Le ragioni dello scioglimento sono molteplici: difficoltà a continuare a ricoprire il ruolo di gruppo guida, diffide, scarso impegno del resto della curva, dissidi con altri gruppi e via dicendo. Nella stagione 2006/07 la situazione è molto variegata. Ad una parte bassa molto frammentata con gruppi e gruppetti da poche decine di unità di persone, dalle quali comunque parte il tifo con i megafoni, si ha una parte alta con i gruppi storici (Fedayn e Boys) ed altri che hanno i muretti principali (Ultras Romani e Ultras Primavalle). Nel corso della stagione 2006/07 alcuni fatti comportano un riassestamento: si scioglie Tradizione Distinzione e sembra terminare anche il progetto "Curva Sud 1973" che cercava di far sì che in trasferta i gruppi si radunassero sotto un unico striscione. Questo comporta la rinascita di ulteriori particolarismi. La morte del poliziotto Filippo Raciti durante i fatti di Catania/Palermo, e la conseguente ondata repressiva, comporta una ulteriore fase di crisi che, tuttavia, non indebolisce il movimento ultras di Roma, come dimostra la sfortunata trasferta a Manchester. La realtà 2007/08 vede una divisione tra la parte alta della Curva Sud con la parte bassa: nonostante vi sia coesione nel tifo, vi è un differente modo di approcciarsi alla realtà ultras. La divisione raggiunge il suo culmine proprio all'inizio della stagione 2008/09, quando diversi ragazzi della parte bassa che portavano il tifo lasciano la curva, in dissenso con gli altri gruppi, lasciano la Curva Sud. La stagione 2010/11, segnata dall'avvento della contestata tessera del tifoso, vede i gruppi organizzati non aderire al prgramma ed anzi contestarlo apertamente. Nel girone di andata non verranno più esposti striscioni in Curva Sud ed i gruppi si fonderanno in un'unica realtà dietro una unica pezza: "Resistiamo e non ci tesseriamo". Focolai ultras nella Curva Nord bassa, che non espone più stendardi e nella Curva Nord alta.

    FONTE www.asromaultras.org/
    PER APPROFONDIMENTI





    Edited by balcan123 - 29/10/2011, 14:44
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    Andrea Lisuzzo verrà operato venerdì a Madrid
    Continua la preparazione degli Azzurri in vista della gara di sabato sera contro la Roma. Oggi alle 15.00 a Novarello, dopo un breve riscaldamento muscolare si è passati al lavoro atletico con esercitazioni e corse sotto la guida dei preparatori atletici Renosto e Fiore.

    A seguire spazio alla parte tecnico-tattica con mister Tesser che ha provato alcuni schemi di gioco sia per quanto riguarda la fase difensiva si per la fase offensiva. In chiusura breve partitina.

    Hanno lavorato a parte Ujkani, Ludi e Paci mentre è rimasto fermo Dellafiore per una lesione di primo grado al flessore della coscia destra.

    Intanto è stata decisa la data dell'intervento per Andrea Lisuzzo che verrà operato venerdì pomeriggio a Madrid dal Prof. Orava.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    2 novembre 2011 news

    Lavoro pomeridiano per gli Azzurri di Tesser
    Continua la preparazione degli Azzurri in vista della gara di sabato sera al "Piola" contro la Roma.

    Oggi alle 15.00 a Novarello, dopo un breve riscaldamento muscolare si è passati al lavoro atletico con esercitazioni e corse sotto la guida dei preparatori atletici Renosto e Fiore.

    A seguire spazio alla parte tecnico-tattica con mister Tesser che ha provato alcuni schemi di gioco sia per quanto riguarda la fase difensiva si per la fase offensiva. In chiusura breve partitina.

    Lavoro differenziato per Ludi e Ujkani; fermi Dellafiore che domani eseguirà ulteriori accertamenti clinici e Coser per un'infiammazione ai tendini della spalla.

    Domani Lisuzzo, accompagnato dal dott. Fabio Francese, si recheranno a Madrid dove venerdì verrà sottoposto ad intervento chirurgico.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    Giaretta - a laroma.it 3 novembre 2011

    GIARETTA (vice ds Novara) a LA ROMA24.IT: "Il progetto giallorosso mi piace, basta saper attendere: Lamela mi ha impressionato. Un pronostico per sabato? Finisce 0-0"


    Arrivato a Novara insieme al suo fido collega Mauro Pederzoli dopo l'esperienza alla Caratese in qualità di direttore sportivo e dopo un lungo trascorso come giocatore in compagini come Monza, Carrarese, Pro Sesto e Lecco, Cristiano Giaretta siede ora sulla scrivania del club piemontese neopromosso in Serie A come vice direttore sportivo.

    LAROMA24.IT lo ha intervistato a ridosso del match di sabato sera ore 20,45 tra Roma e Novara, valevole per l'undicesima giornata del girone d'andata. Ecco le sue parole:

    Direttore, sabato al ‘Silvio Piola’ giunge la Roma e il Novara tra le mura amiche ha già saputo farsi valere contro l’Inter. Come arriva la squadra a questo match?

    La pratica Inter è stata archiviata già da un pezzo, anche perché in quell’occasione abbiamo fatto una grande gara sfruttando soprattutto il momento negativo dei nerazzurri. La Roma è un club blasonato, faremo sicuramente fatica davanti a così tanti ottimi giocatori, nonostante il periodo poco positivo che sta attraversando la squadra di Luis Enrique. Noi siamo una realtà piccola ma in crescita e cercheremo di fare la nostra parte cercando di arginare gli attacchi giallorossi

    La Roma sta attraversando un momento poco felice. Le piace il nuovo corso giallorosso, nonostante la carenza di risultati importanti?

    A me il progetto che la Roma ha messo in piedi piace parecchio, i giocatori sono tutti giovani e di ottima fattura. La dirigenza si è mossa molto bene sul mercato grazie all'egregio lavoro di un grande conoscitore di calcio come Sabatini: personalmente conosco molto bene Walter in quanto mio compagno di corso a Coverciano e lo ammiro. E’ sicuramente un progetto a lungo termine: tra 2-3 anni la Roma competerà ad altissimi livelli, grazie alla crescita dei suoi talenti. Ora serve pazienza, la piazza romanista è esigente ma deve saper aspettare. I presupposti ci sono tutti.

    Quale giovane giallorosso lo ha più impressionato?

    Personalmente sono rimasto impressionato da Lamela. Non lo conoscevo, ma mi ha colpito da subito, dal primo minuto di gioco: ha grandissime qualità. Un altro giocatore che ho imparato ad ammirare è Pjanic

    Rimanendo in tema, quale giocatore toglierebbe a Luis Enrique?

    Sono già contento che manchi Totti (sorride, ndr). A dispetto di tutte le critiche e di tutto ciò che si dice di negativo sul suo conto, Totti resta un grande campione, uno tra i pochi calciatori in Italia capaci di cambiare la partita da un momento all’altro. Già soltanto la sua assenza è un vantaggio per noi.

    Chiudiamo con un pronostico.

    Dico 0-0. E’ un risultato che ci permetterebbe di proseguire una lenta risalita, muovendo la classifica, e che inoltre ci permetterebbe di non prendere gol. La nostra difesa (17 gol subiti, la peggiore del campionato, ndr) avrebbe proprio bisogno di una partita a reti inviolate.


    Giordano Giusti


    ARBITRO

    Sarà Gianluca Rocchi ad arbitrare Novara-Roma, nell’anticipo serale di Sabato 5 Novembre 2011 in programma allo Stadio alle 20,45. Assistenti Marzaloni e La Rocca, quarto uomo Bergonzi
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    OMAGGIO AL GIOCATORE EDMONDO MORNESE

    Il Novara Calcio e L'AS Roma domani in visita al cimitero
    Sabato 5 novembre 2011, alle ore 11.00, la Società Novara Calcio e l'Associazione Sportiva Roma renderanno omaggio al giocatore Edmondo Mornese, calciatore azzurro dal 1929 al 1941 e giallorosso dal 1941 al 1945 (vincitore di uno scudetto nel 1942).
    Una delegazione composta dal Presidente Carlo Accornero, il DS Mauro Pederzoli e il Team Manager Mattia Venturini per il Novara Calcio e il DS Walter Sabatini, il Responsabile organizzativo e logistica Antonio Tempestilli e il Team Manager Salvatore Scaglia per l'AS Roma; farà quindi visita al cimitero di Novara per posare insieme un mazzo di fiori sulla tomba del calciatore che vestì entrambe le casacche.

    EDMONDO MORNESE (Alessandria, 14 novembre 1910 - Novara, 1962) è stato un calciatore italiano, di ruolo centromediano.

    Dopo una lunga militanza nelle file del Novara, con cui ha disputato 8 campionati di Serie B e 4 di Serie A, ottenendo due promozioni in massima serie nelle stagioni 1935-1936 e 1937-1938, nel 1941, dopo la retrocessione dei piemontesi, passa alla Roma, con cui disputa i due campionati prima della sosta bellica, e contribuendo nella prima stagione, con 29 incontri disputati su 30 e una rete nel pareggio esterno con l'Atalanta, alla conquista del primo scudetto della storia dei giallorossi. Resta coi capitolini fino al 1945 per poi cessare l'attività agonistica.

    Nazionale
    Mai convocato nella Nazionale maggiore, disputa una partita con la Nazionale B, il 5 aprile 1936 a Novara contro la Svizzera, battuta 2-0.

    Dopo la fine della carriera
    Intraprende brevemente la carriera di allenatore, guidando anche il Novara, quindi si stabilisce a Novara dove intraprende un'attività commerciale.
    Muore nel 1962 all'età di 52 anni, colpito da infarto nel suo negozio.
    Alla sua memoria è dedicato il piazzale antistante lo Stadio Silvio Piola di Novara.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    fonte abitare a roma.net

    novara roma 0-2

    La Roma espugna Novara con un grande secondo tempo. Bojan appena entra cambia la partita e fa salire di tono tutta la squadra. Grande prestazione anche di Gago e Lamela che nella ripresa, fanno letteralmente a pezzi la difesa avversaria. Il Novara si difende bene per 75 minuti, ma deve capitolare di fronte allo strapotere tecnico degli avanti giallorossi.
    Nel primo tempo la partita è abbastanza noiosa e le due squadre si fanno notare più per la carica agonistica che per gli spunti tecnici. I due portieri sono inoperosi per quasi tutti i primi 45 minuti e le due squadre si fronteggiano a centrocampo senza mai verticalizzare pericolosamente in avanti. La Roma attua una difesa altissima e mortifica tutti i tentativi avversari con una buonissima attuazione del fuorigioco. L’unico in difficoltà è Cassetti che per un paio di volte si fa sorprendere da Morimoto il quale lo costringe a due falli che gli fanno subire l’ammonizione.

    Nella ripresa i giallorossi salgono di tono ed ora la loro manovra non è più sterile ed ogni volta che vengono in avanti creano apprensione alla difesa avversaria. Gago a centrocampo arpiona tutti i palloni e crea superiorità numerica che Lamela e Pjanic sfruttano alla perfezione. Al 60’st quando Bojan subentra al posto di Greco la partita cambia. L’ex Barcellona è subito pericoloso con un paio di tiri da fuori ed al 29’st realizza il vantaggio. Pjanic finta il tiro con il sinistro e poi scodella dentro l’area. L’attaccante spagnolo ci arriva col destro e supera Fontana. Qualche minuto prima Stekelenburg aveva salvato su un contropiede di Meggiorini. Ora però il Novara è alle corde e puntuale al 32’st arriva il raddoppio della Roma con Osvaldo che arpiona di testa un calcio d’angolo dalla sinistra e realizza il suo quinto gol stagionale. Negli ultimi minuti i giallorossi potrebbero incrementare il risultato con Osvaldo e Taddei e solo Rigoni per gli avversari prova a spezzare il dominio romanista. Alla fine il risultato è giusto perché un combattivo e volenteroso Novara si deve arrendere alla superiore cifra tecnica della Roma che nel secondo tempo si avvicina molto alla squadra che i suoi tifosi si aspettano.


    NOVARA (4-3-1-2): 31 Fontana; 14 Morganella, 24 Paci, 30 Centurioni, 3 Gemiti; 18 Marianini (30′ st Jeda), 17 Porcari, 10 Rigoni, 21 Mazzarani (8′ st Pinardi); 11 Morimoto (16′ st Giorgi), 69 Meggiorini. A disp. 44 Coser, 28 Garcia, 2 Giorgi, 22 Pesce, 23 Radovanovic, 6 Pinardi, 27 Jeda. All.: Tesser.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: Porcari.
    Indisponibili: Ujkani, Lisuzzo, Ludi, Dellafiore
    ROMA (4-3-1-2): 24 Stekelenburg; 87 Rosi (34′ st Jose Angel), 29 Burdisso, 77 Cassetti, 11 Taddei; 23 Greco (16′ st Bojan), 16 De Rossi, 19 Gago; 15 Pjanic (42′ st Perrotta), 8 Lamela, 9 Osvaldo. . A disp.: 18 Curci, 5 Heinze, 3 Jose Angel, 14 Bojan, 22 Borriello, 20 Perrotta, 30 Simplicio. All.: Luis Enrique
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    Indisponibili: Lobont, Juan, Kjaer, Pizarro, Totti, Borini.
    Arbitro: Rocchi
    Assistenti: Marzaloni, La Rocca
    Quarto uomo: Bergonzi
    Marcatori: 28′ st Bojan, 34′ st Osvaldo
    Ammoniti: 12′ pt Cassetti, 29′ pt Pjanic, 3′ st Paci, 27′ st Porcari

    Le pagelle a cura di Gianluigi Polcaro

    Fontana 5; Morganella 6, Paci 6, Centurioni 6, Gemiti 5; Marianini 5,5 (dal 29 s.t. Jeda 5,5), Porcari 6, Rigoni 6; Mazzarani 5,5 (dal 7' s.t. Pinardi 6); Morimoto 5 (dal 16' s.t. Giorgi 5,5), Meggiorini 5. All. Tesser 6

    Stekelenburg 7: Nell’unica occasione importante per i padroni di casa di oppone alla grande. Bene nei rinvii con i piedi e molta più determinazione rispetto alle ultime uscite. Ora serve continuità

    Rosi 7: Copre tutta la fascia. Ha velocità, reattività e tecnica. Nella ripresa è una spina nel fianco della difesa piemontese. È l’anno della maturità?

    Burdisso 6,5: Solito punto di riferimento della difesa. Puntuale negli interventi

    Cassetti 5: Male il primo tempo, migliora nella ripresa. Da centrale è troppo disattento, come nelle sue ultime uscite. Lontanissimo dal giocatore tenace e continuo degli ultimi anni

    Taddei 6,5: A sorpresa in campo e in difesa. Inizialmente sbaglia diversi passaggi, poi entra nella parte e si distingue grazie alla sua esperienza. Nel finale Fontana gli nega la gioia per un bel gol

    Greco 6: Non è un fulmine di velocità, ma a centrocampo fa il suo

    De Rossi 6,5: Si alterna con Gago nella posizione centrale. Non si vede molto in avanti, ma per vie centrali lotta e imposta e ogni tanto inventa qualche assist

    Gago 6,5: Cresce man mano fino a diventare essenziale per la fase finale, quando nel forcing finale è preziosissimo

    Pjanic 7: Stavolta va a corrente alternata, ma è dai suoi piedi che nascono le azioni più pericolose, tra cui il grande assist, ormai “alla Pjanic” per la rete di Bojan

    Lamela 6,5: Anche lui, per larghi tratti scompare tra le maglie serrate dei piemontesi, poi riappare grazie a importanti fiammate, tutte di tecnica e guizzi

    Osvaldo 7: Un gol di caparbietà, anche se in concorso con il portiere avversario. Non sempre nel vivo del match, ma ha il pregio di segnare una rete pesante

    dal 16' s.t. Bojan 7: Entra e cambia il match. Quando parte dalla panchina gioca molto più disinibito. Dopo una serie di prove con tiri da lontano, pescato da Pjanic, segna un bel gol al volo

    dal 33' s.t. José Angel s.v.

    dal 41' s.t. Perrotta s.v.

    All. Luis Enrique 6: Parte con prudenza, con solo due attaccanti, ma l’aggressività dei ragazzi di Tesser mette in crisi i timidi attacchi romanisti. Nella ripresa cambia tutto e Luis azzecca i cambi

    ARBITRO: Rocchi di Firenze 6
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Zoo Senior

    Group
    Nuares
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    72548_68682_morimoto_novara-_1
     
    .
6 replies since 28/10/2011, 07:42   148 views
  Share  
.