Cagliari-Novara

3a giornata

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    Pat... Garrett Ace

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    Storia Curva CAGLIARI

    Gruppo principale: Sconvolts Altri Gruppi: Vecchio Settore, Cagliari 1920
    Politica: Ufficialmente apolitici
    Settore: Curva Nord, tranne Cagliari 1920, piccolo gruppo in Sud
    Amicizie: Foggia, Sampdoria (reciproco rispetto), Carbonia
    Buoni rapporti: Bari, Lecce
    Rivalità: Napoli, Milan, Verona, Torres, Ancona, Inter, Palermo, Juve, Roma, Salernitana, Empoli
    Gemellaggi vecchi e attuali: Il gemellaggio coi foggiani, molto sentito da ambo le parti, risale al 1988, quando la tifoseria sarda era guidata dalla Brigata S.Elia. Nel tempo i rapporti si sono stretti sempre di più, ovviamente con tutti i gruppi della Nord, e numerose sono state le visite reciproche, nonostante la distanza tra le due città. Vecchio gemellaggio con gli olbiesi, coi quali non ci sono però rapporti almeno dal ’9; gli Sconvolts erano amici degli Sbandati, i Furiosi delle Brigate Bianche. Inoltre c’era un’amicizia coi genoani, negli anni ’70, che riguardava tutto l’asse Genoa-Napoli-Ancona. Tutto il contrario d’oggi. Dietro queste amicizie c’erano alcune simpatie politiche. A fine anni ’80, diversi gruppi e altri orientamenti politici fecero stringere un’amicizia con gli interisti. Odio feroce, dopo una sentita amicizia, coi veronesi. Contatti coi laziali negli anni ’80, nati per l’odio verso i romanisti, visto che a Roma, nell’82, i cagliaritani le rimediarono di brutto. Vecchio gemellaggio anche con la Torres in C1, anche qui prima di un’accesa rivalità (gravi incidenti nel ’99 in amichevole), con tanto di scambio di sciarpe e giro di campo. Vecchia amicizia tra Furiosi e Wild Kaos Atalanta.
    Cenni storici: Il tifo organizzato nasce a Cagliari nei primi anni ’70, grazie all’entusiasmo suscitato per l’unico tricolore vinto dal Cagliari del filosofo mister Scopigno, di Gigi Riva nel ’69-70. Si formano così i gruppi “Fossa Ultrà” e “Commando Ultrà Young Supporters” (CUYS), non certo famosi per azione e mentalità. Dalla loro fusione nascono, nel 1985, gli Ultrà Cagliari Curva Nord (UCCN), che vanno ad affiancare gli Eagles. Altri gruppi che hanno lasciato un impronta, nati da allora, sono: Crazy Boys, Brigata S.Elia, Panthers, Rebels, I Miserabili, I Welt Schmerz, Bunker Skin, Furiosi, nati nell’89 dalla fusione di piccoli gruppi radicali, e Vecchie Facce, gruppo di estrema destra, fatto sciogliere dopo un Cagliari-Ascoli di Coppa Italia, stagione ’99-00. Capitolo a parte merita la nascita degli Sconvolts, nel febbraio ‘87, da una costola degli Ultrà. Gruppo intransigente e originale, gli Sconvolts riescono a farsi largo nel momento più buio del Cagliari, in C1, fine anni ’80, introducendo idee nuove per le abitudini cagliaritane, ritrosia per le relazioni con l’esterno, materiale selezionato. Per diversi anni porteranno avanti la curva Nord con i Furiosi, dividendosela anche fisicamente: Sconvolts nella parte inferiore, Furiosi, la minoranza, in quella superiore, vista l’impossibile convivenza tra i due gruppi, per una netta, insanabile spaccatura, che scaturisce da una diversa mentalità di vivere la curva e il tifo (diversi anche i gemellaggi). Una guerra intestina che porterà all’eliminazione forzata, circa tre anni fa, dei Furiosi dalla curva Nord, con annesse numerose diffide. Tra le “colpe” dei Furiosi, la perdita, per ben due volte, dello striscione: ad opera dei milanisti, nel ’91-92, e ad opera degli anconetani, nei primi anni 2000.

    La tifoseria Cagliaritana si è sempre distinta in ambito nazionale per il proprio stile e modo di essere, differente da tutte le altre tifoserie convenzionali. Il loro modo di compattarsi dietro il proprio striscione è celeberimmo. Da anni coltivano la filosofia del "pochi ma buoni", dichiarandosi contrari ad ogni forma di pubblicità (internet per esempio) e criticando gli ultras moderni, poco fedeli ai principi iniziali del movimento.

    La loro collocazione geografica fa si che i propri numeri non siano eccelsi, visto che ogni trasferta, fatta rigorosamente tra traghetti e mezzi terrestri, si trasforma in un'odissea facilmente immaginabile. Onore a chi decide di sostenere la squadra in questo modo e con tale passione.
    In casa, il tifo è davvero potente anche se la curva non è proprio tra le più colorate.
    Cerchiamo di ripercorrere la storia della Curva Sud di Cagliari citando, in ordine cronologico i nomi più importanti: Fossa Ultrà, Commando Ultrà Young Supporters (CUYS), Eagles, Ultrà Cagliari Curva Nord (UCCN), Crazy Boys, Panthers, Rebels, Miserabili, I Welt Schmerz, Bunker Skin, Vecchie Facce e Furiosi.
    Attualmente il gruppo leader, nonchè unico rimasto, è quello degli SCONVOLTS 1987, tra i primi a sostenere la battaglia per i diffidati. La curva è in mano a loro dopo l'eliminazione forzata dei FURIOSI, che comportò oltre 50 divieti qualche anno fa.
    Il gruppo segue una linea apolitica, tantissime le rivalità nella penisola tricolore.

    LO STADIO

    O STADIO COMUNALE SANT'ELIA



    Via Vespucci

    Cagliari

    Tel. 070 370395



    Dimensioni: mt 105x66,5
    Fine costruzione: anno 1970
    Riadattamento:1990 in occasione dei Mondiali di calcio.
    Capienza (totale): 23486 spettatori
    - curve sud e nord: 4250 spettatori
    - distinti: 3670 spettatori
    - tribuna d'onore: 426 spettatori
    - tribuna centrale: 2052 spettatori
    - tribuna laterale nord: 2319 spettatori
    - tribuna laterale sud: 2213 spettatori
    - poltroncine num. nord: 2085 spettatori
    - poltroncine num. sud: 881 spettatori
    - poltroncine ospiti: 1240 spettatori


    Sant_Elia4
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    Storia società

    69_70
    Cagliari campione d'Italia 1969/70


    Il “Cagliari Calcio” (sito ufficiale www.cagliaricalcio.net) nasce ufficialmente il 30 maggio del 1920, grazie al chirurgo Gaetano Fichera, che fonda il “Cagliari Football Club”, anche se la prima vera partita viene disputata nei primi del Novecento tra alcuni studenti cagliaritani ed una squadra di marinai genovesi: la sfida si svolge in Piazza d'Armi, che il giorno è allagata a causa di un acquazzone; si gioca con un pallone di cuoio dalla forma più o meno sferica; come porte vengono utilizzati dei tronchi d'albero. Vincono i liguri perché più abili e più forti.

    La prima gara ufficiale si gioca l' 8 settembre 1920; i colori ufficiali sono nerazzurri e la squadra avversaria è la Torres. Il primo torneo ufficiale è invece la Divisione Meridionale, nel girone laziale umbro.
    E' nel 1927 che i colori sociali del Cagliari diventano il rosso ed il blu, perché sono i colori della città (riportati anche nel gonfalone e nella bandiera cittadina).
    Nella stagione 1929-30 si decide di acquistare anche giocatori non isolani per rafforzare la squadra che, non a caso, disputa un ottimo campionato. Motivati da questo successo, arriva dall'Ungheria un allenatore fortissimo: Ernest “Egri” Erbstein: con lui in panchina il Cagliari vince il proprio girone di Prima Divisione e, per la prima volta, accede al campionato di serie B.
    Il momento favorevole dura però poco e, causa la mancanza di risorse finanziarie, la società cede i suoi pezzi pregiati (tra cui proprio Erbstein).
    Nel 1935, arriva il fallimento della società, che rinasce immediatamente con l' Unione Sportiva Cagliari (raccoglie l'eredità sportiva della società che si era appena sciolta).

    La Seconda Guerra Mondiale porta alla sospensione dei campionati di calcio maggiori ed il Cagliari gioca dunque campionati minori e poco importanti (e poco interessanti sotto il profilo tecnico), ma lo sport è fondamentale per dimenticare momentaneamente la tristezza e le sofferenze generate dalla guerra.

    Figura importante nella storia del Cagliari Calcio è quella di Domenico Loi: presidente della società dal 1949 al 1952, trasmette tanto entusiasmo e voglia di fare alla squadra; grazie a lui, gli anni '50 sono grandiosi perché possiede le competenze adatte e le risorse finanziarie per poter intraprendere un ciclo positivo.
    Prima la serie C, poi la promozione in B proprio l'anno in cui la squadra passa ad Enrico Sforza a metà campionato.
    La stagione 1953-54 (Pietro Leo è il presidente) sembra quella perfetta per provare a raggiungere la massima serie ma, purtroppo, il Cagliari perde agli spareggi.
    L'ambiente si demoralizza e sono anni non felicissimi.

    E' nella stagione 1963-64 che il Cagliari Calcio ottiene finalmente la promozione in serie A.
    Nel suo primo campionato maggiore (stagione 1964-65) fanno parte della rosa giocatori come Martiradonna, Cera, Greatti, Nenè e soprattutto Gigi Riva. Il girone di andata è negativissimo, poi compensato da un ottimo girone di ritorno.
    Due stagioni più tardi, Gigi Riva vince il titolo di capocannoniere della serie A per la prima volta e il Cagliari è la squadra che incassa meno gol di tutte.
    Nella stagione 1968-69 lotta fino alla fine per la conquista dello scudetto (vinto poi dalla Fiorentina) e, nella stagione successiva, vince il suo primo (e unico, fino ad ora) scudetto: l'allenatore è il “filosofo” Manlio Scopigno; la squadra perde solamente due partite e subisce 11 reti; Gigi Riva vince ancora una volta il titolo di capocannoniere del torneo.
    I giocatori Riva, Albertosi, Cera, Domenghini, Niccolai e Gori disputano immediatamente dopo la fine della stagione il mondiale del 1970 raggiungendo la finale (persa poi con il Brasile di Pelè).
    Il Cagliari, sull'onda di questa impresa irripetibile, avrà anche uno stadio all'altezza: il nuovo Sant'Elia. Sarà abbandonato il vecchio Amsicora (qualcuno l'ha definito come “un cortile di caserma”).

    Le stagioni seguenti alla “storica” vittoria non sono felici, a causa soprattutto dell'infortunio riportato da Gigi Riva nella partita Austria-Italia del 31 Ottobre 1970 (che condizionerà non poco il rendimento dei compagni rossoblu): in quell'occasione, il terzino Holf gli frattura tibia e perone. Nella stagione 1971-72, il Cagliari accede alla Coppa UEFA 1972-73 ma è eliminato al primo turno dall'Olympiakos; ciò segna l'inizio di un declino che porterà alla retrocessione nel campionato cadetto nel 1976.




    Fonte Giomas2000.it

    Il Cagliari Calcio e' la maggiore societa' calcistica di Cagliari e della Sardegna.
    Fu fondata nel 1920 e attualmente milita in Serie A.
    Ha vinto il campionato italiano di Serie A nel 1969/70 dopo aver raggiunto la seconda posizione nella stagione 1968/69. Ha raggiunto il 2^ posto nelle finali con "torneo all'italiana" della Coppa Italia 1968/69, ed ha vinto la Coppa Italia Serie C nella stagione 1988/89. In campo europeo ha raggiunto gli ottavi di finale della Coppa dei Campioni (edizione 1970/71) ed � stato semifinalista della Coppa UEFA 1993/94. Il giocatore simbolo del club, Gigi Riva, e' tuttora capocannoniere della Nazionale italiana di calcio, ed e' stato 3 volte capocannoniere della serie A. Il Club sta affrontando il 30^ campionato nella massima serie, risultando cosi' la seconda formazione dell'Italia meridionale e insulare, dopo il Napoli, per numero di partecipazioni in Serie A.
    Le origini

    La prima vera partita riportata dalle cronache si disputa una mattina d' autunno agli inizi del '900, tra un gruppo di studenti cagliaritani e una squadra di marinai genovesi approdati in citta' qualche giorno prima a bordo di una vecchia nave a vapore. Teatro della sfida fu piazza d' armi piena di pozzanghere a causa dell' acquazzone della notte precedente. Si gioca con un pallone di cuoio piu' o meno sferico. Le porte sono 2 grossi alberi. Vinsero i liguri perche' piu' forti e abili. La squadra si iscrisse alla Divisione Meridionale nel girone laziale umbro. Arrivo' alle finali, ma perse contro Lecce, Palermo e Foggia. A questo punto si decise di acquistare calciatori non isolani, provenienti dal resto d'Italia; in questo modo il Cagliari si rafforzo' e disputo' un buon campionato nella stagione 1929/30. In seguito arrivo' dall'Ungheria l'allenatore Ernest "Egri" Erbstein, e con lui in panchina il Cagliari vinse il girone F di Prima Divisione e pote' cosi' accedere per la prima volta al campionato di Serie B. A causa, pero', della mancanza di risorse finanziarie, la societa' fu obbligata a cedere i suoi pezzi migliori, tra cui proprio Erbstein.
    L'anno successivo venne eletto presidente Aldo Pacca, ma arrivo' il fallimento societario: nel 1935, nonostante il 9^ posto ottenuto sul campo, il Club Sportivo Cagliari si sciolse, travolto dai debiti. Dalle sue ceneri nacque l'Unione Sportiva Cagliari, che raccolse l'eredita' sportiva della vecchia societa', ripartendo dal campionato sardo di Seconda Divisione. Nel 1937 il giovane club si iscrisse al campionato di Serie C, sfiorando per poco la retrocessione. L'anno successivo il presidente Mario Banditelli affido' la squadra all'allenatore ungherese Winkler, che porto' i rossoblu al 5^ posto in classifica. Nel 1939, grazie al centrocampista Mariolino Congiu, che svolse il ruolo di giocatore-allenatore, la squadra si piazzo' al 6^ posto, prima che la Seconda Guerra Mondiale fermasse i Campionati di Calcio. L'attivita' prosegui' con tornei a carattere regionale. Nel frattempo Banditelli abbandono' la societa'.

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    Il dopoguerra

    I rossoblu ripresero a giocare nel 1945 in prima divisione Regionale. Nel 1947 la squadra venne ammessa in serie B. I Cagliaritani vanno malissimo per tutto il campionato, che terminano all'ultimo posto. La squadra venne quindi iscritta alla serie C e venduta a Domenico Loi che avvio' un progetto di rinascita. Nel 1952 grazie ai gol di Livio Gennari, Roberto Serone e Erminio Bercarich il Cagliari riusci' ad ottenere la promozione in serie B.

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    La scalata alla Serie A

    Nel primo anno in Serie B la squadra si qualifica quarta, nonostante una difesa scadente. L'anno successivo i rossoblu andranno agli spareggi, che perderanno per 2 a 0 contro la Pro Patria. Nel 1960 il Cagliari retrocede in Serie C. L'anno successivo la squadra riusci' a riconquistare subito la serie B. Grazie poi ad alcuni importanti acquisti, tra cui Luigi Riva, il Cagliari riusci' a conquistare la tanto attesa e sperata promozione in Serie A. Cosi', nella stagione 1963/64, classificandosi seconda, dietro il Varese, davanti al Foggia, conquisto' la sua prima promozione nella massima serie.

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    La promozione in Serie A e lo scudetto

    Una formazione del Cagliari nell'anno dello scudetto.Nel Cagliari 1964-65 che disputo' il suo primo campionato di Serie A giocavano giocatori come il difensore Mario Martiradonna, i centrocampisti Pierluigi Cera, Ricciotti Greatti e Nene' e l'attaccante Luigi Riva. Nella prima met� della stagione il Cagliari gioco' malissimo ed al termine del girone d'andata era ultimo in classifica con soli 9 punti. Poi nel girone di ritorno si riprese, rimonto' e arriv� alla fine sesto in classifica con 34 punti. Due stagioni dopo Riva vinse il titolo di capocannoniere della Serie A per la prima volta e il Cagliari fu la squadra che subi' meno reti di tutte. Il Cagliari nella stagione 1968-69 lotto' fino alla fine per lo scudetto insieme a Fiorentina e Milan. La Fiorentina vinse poi il campionato. Nella stagione successiva il Cagliari vinse il suo primo e, per ora, unico scudetto sotto la guida dell'allenatore "filosofo" Manlio Scopigno con sole due partite perse e 11 gol subiti (record fino ad oggi imbattuto per i tornei a 16 squadre). Riva vinse il titolo di capocannoniere del torneo. Calciatori del Cagliari come Albertosi, Cera, Domenghini, Gori, Niccolai e Riva furono poi convocati ai mondiali del 1970 raggiungendone la finale. Negli anni '70 ci fu un graduale declino e alla fine il Cagliari venne retrocesso in Serie B nel 1976.

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    Il declino

    Dopo la retrocessione il Cagliari, la stagione successiva, perse uno spareggio promozione a tre per due posti. Cagliari-Pescara 0-0 (a Terni), Atalanta-Cagliari 2-1 (a Genova), Pescara-Atalanta 0-0 (a Bologna). Ritorno' in Serie A nel 1979 insieme all'Udinese che lo precedette e Pescara che si classifico' alle sue spalle dopo aver vinto lo spareggio col Monza a Bologna. Grazie a calciatori come Franco Selvaggi, Luigi Piras, Oreste Lamagni, Mario Brugnera e Alberto Marchetti il Cagliari resto' altri quattro anni in A prima di una seconda retrocessione nel 1983. Venne successivamente coinvolta nello Scandalo del calcio italiano del 1986, quando dopo una retrocessione sul campo nella stagione 1985-86 e un ripescaggio, ricevette 5 punti di penalizzazione per la stagione successiva: una sentenza che decreto' il declino della squadra, la quale nel 1987 retrocesse in Serie C1.

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    La rinascita

    Il Cagliari trascorse in Serie C1 due stagioni, la prima delle quali vide la squadra sarda evitare con fatica la retrocessione in Serie C2. Nel 1989, con l'avvento in panchina di Claudio Ranieri, il Cagliari conquisto' la promozione in Serie B classificandosi primo davanti al Foggia e la Coppa Italia di Serie C, per poi salire in Serie A classificandosi terzo dietro Torino e Pisa davanti al Parma nel 1990. Al ritorno nella massima serie seguirono due campionati conclusi con una sofferta salvezza, ma nella stagione 1992-93 il Cagliari, allenato da Carlo Mazzone riusci' a qualificarsi alla Coppa UEFA, che l'anno successivo vide gli isolani guidati dal tecnico Bruno Giorgi arrivare fino alle semifinali (risultando eliminata dopo le due gare contro l'Inter, vincitrice del torneo). Nel 1996-97 il Cagliari retrocedette di nuovo in Serie B dopo aver perso lo spareggio con il Piacenza (1-3) a Napoli. Il Cagliari ritorno' in A la stagione successiva insieme a Salernitana e Venezia che lo precedettero e davanti al Perugia. Nella stagione 1998/99 ottenne la salvezza nelle ultime giornate, dando pero' spettacolo nelle gare interne sotto la guida di Giampiero Ventura. Al termine della stagione 1999-2000 la squadra retrocedette ancora una volta in serie B sotto la guida di Renzo Ulivieri.

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    Gli anni recenti

    Il Cagliari trascorse le successive quattro stagioni in Serie B. Nel 2003-2004 i rossoblu, condotti dal fuoriclasse Gianfranco Zola, furono promossi in Serie A, sotto la guida tecnica di Edoardo Reja; nella stagione successiva il Cagliari riusci' a ottenere una tranquilla salvezza. Nella stagione 2004-2005 la squadra sarda si classifico' dodicesima.
    La stagione 2005-2006, preceduta dal ritiro di Zola, inizio' nel peggior modo possibile per il Cagliari, che cambio' allenatore per tre volte (nell'ordine: Tesser, Arrigoni, Ballardini) prima di affidarsi a Nedo Sonetti: il navigato tecnico toscano riusci' a salvare la squadra dalla retrocessione, anche grazie ai gol dell'attaccante honduregno David Suazo.
    L'ennesimo avvicendamento in panchina, con il licenziamento del promettente tecnico Marco Giampaolo, ha caratterizzato la prima parte della stagione 2006-2007. Dopo aver silurato il giovane tecnico abruzzese, il presidente Massimo Cellino si e' affidato a Franco Colomba, salvo tornare sui propri passi due mesi piu' tardi, richiamando alla conduzione tecnica della squadra Giampaolo. Grazie alla vittoria ottenuta alla penultima giornata, contro la Roma allo stadio S.Elia, la squadra rossoblu complici inaspettati risultati pervenuti dagli altri campi, e' riuscita a confermare la sua permanenza in Serie A con una giornata di anticipo.
    Per la stagione 2007-2008 la rosa viene ridisegnata puntando su un gruppo di giocatori giovani, adatti al 4-4-2 utilizzato dal tecnico Marco Giampaolo. L'inizio e' promettente, ma di li' a poco la squadra perde il ritmo e farne le spese e' Giampaolo, esonerato il 12 novembre 2007. Al suo posto viene chiamato Nedo Sonetti, che pero' non riesce ad ottenere i risultati sperati venendo destituito a sua volta dall'incarico il 19 dicembre 2007. Viene richiamato Marco Giampaolo, ancora sotto contratto, che pero' rifiuta subito e poi rescinde il contratto con la societa' isolana. Il 20 dicembre Sonetti e' ancora sulla panchina del Cagliari ma dopo la sconfitta per 5 a 1 contro la Fiorentina viene definitivamente sollevato dall'incarico.
    A sorpresa Massimo Cellino affida l'incarico a Davide Ballardini, gia' ingaggiato ed esonerato nella stagione 2005-2006; nella finestra di mercato vengono ingaggiati il portiere Marco Storari e l'attaccante Jeda, mentre fa ritorno dal prestito all'Hellas Verona il trequartista Andrea Cossu. L'inizio e' negativo (due sconfitte), ma a partire dalla vittoria del 27 gennaio sul Napoli e nei turni seguenti, i rossoblu cominciano a macinare punti proseguendo nella loro rimonta nonostante una penalizzazione di 3 punti (poi ritirata). Grazie all'imbattibilita' casalinga ed ai successi negli scontri diretti contro Livorno e Empoli, la squadra conquista la salvezza con una giornata di anticipo, vincendo 2-0 sul campo dell'Udinese. La squadra chiudera' al 14� posto, +6 rispetto alla zona retrocessione.

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    La stagione 2008-2009

    Il 28 maggio 2008 contro ogni previsione il Cagliari e il suo allenatore Davide Ballardini, non trovano l'accordo economico e il tecnico ravennate lascia la panchina rossoblu. Il 29 maggio, l' ex centrocampista del Cagliari Massimiliano Allegri diventa il tecnico della compagine sarda. Contemporaneamente, Alessandro Matri viene riscattato dal Milan. Il 1 giugno Cellino annuncia in un'intervista che ha scelto di non vendere la societa' ma ha scelto di trovare un partner per far diventare il Cagliari una societa' quotata in borsa, per poter rinforzare la squadra e costruire il nuovo stadio. Mercoled� 9 luglio 2008 il Cagliari ha acquistato il giocatore Andrea Lazzari in comproprieta' con l'Atalanta; nel mercato estivo veniva perfezionata la permanenza di Robert Acquafresca a Cagliari in prestito dall'Inter per un'altra stagione, oltre all'acquisto del nuovo giovane portiere Federico Marchetti. Dopo la pesante sconfitta casalinga d'inizio campionato, 1-4 ad opera della Lazio cui seguiranno altre 4 giornate senza raccogliere punti, il Cagliari chiude inaspettatamente e brillantemente il girone di andata all'undicesima posizione in classifica con 25 punti, grazie alle 7 reti di Acquafresca e alle 5 di Jeda e ad un gioco coraggioso. Il girone di ritorno inizia nel migliore dei modi: batte la Lazio a Roma per 1-4, il Siena in casa 1-0 e (dopo 41 anni) la Juventus a Torino per 2-3 (di Biondini, Jeda e Matri i goal) arrivando a quota 34 punti (in 17 partite) e portandosi, alla terza giornata di ritorno, al settimo posto in classifica. Successivamente a un periodo di risultati altalenanti (una vittoria, due pareggi e tre sconfitte) seguono tre vittorie e una sconfitta. Il Cagliari si piazzerà al termine della stagione al 9° posto in classifica

    2009-10 - 16º in Serie A.
    2010-11 - 14º in Serie A.
     
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12 replies since 9/9/2011, 07:52   889 views
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